Valentina Cosmi
- Ruolo: Socia fondatrice
- Esperienza: Psicoterapeuta psicoanalitica, Sessuologa
- Dove riceve: Via G. M. Lancisi, 31 - 00161 Roma (RM)
- E-mail: cosmivalentina@gmail.com
- Telefono: (+39) 379.1583700
Esperienza personale e specialità
- Socia Fondatrice della Società Italiana di Sessuologia e Psicologia (SISP)
- Socia e Docente della Società Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica (SIPP)
- Socia del Centro Italiano di Sessuologia (CIS)
- Socia della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica (FISS)
- Membro dell’Associazione Sessuologi Italiani (ASI)
- Iscrizione Albo Psicologi del Lazio n. 12842
Attualmente impegnata a tempo pieno tra attività clinica, docenze in contesti post-universitari e consulenza specialistica, ho conseguito la Laurea in Psicologia, indirizzo Clinico e di Comunità, con il massimo dei voti, presso l’Università “Sapienza”, specializzandomi successivamente prima in Sessuologia Clinica e poi in Psicoterapia Psicoanalitica.
Da sempre appassionata allo studio e alla lettura, il filo rosso che ha guidato il mio percorso professionale è stato il desiderio di comprendere e accogliere la diversità dell’essere umano in tutte le sue sfumature. Convinta sostenitrice della necessità di coniugare competenze e strumenti diversi soprattutto di fronte ad importanti stati di sofferenza, ho scelto di perseguire una formazione che permettesse una reale integrazione mente-corpo. In quest’ottica, la profondità e la solidità dell’approccio psicoanalitico consentono di conoscere, accogliere ed elaborare gli strati più arcaici del nostro essere, su cui si fonda la nostra personalità e in cui affondano le radici anche i nostri stati di sofferenza; al contempo, il carattere più specialistico della sessuologia permette, laddove necessario, un intervento efficace e mirato nell’alleviare il malessere legato ad una difficoltà nella sfera sessuo-affettiva della persona e/o della coppia. Di fatto, la comprensione di qualunque sintomo non può essere scissa dalla comprensione della persona nella sua globalità ed è proprio la lente psicoanalitica a delinearsi come strumento principe per conoscere profondamente la propria storia e la complessità della propria esistenza, di cui il sintomo altro non è che il portavoce.
Esperienza professionale
Per molti anni ho avuto il privilegio di lavorare in ambito pubblico sia presso la facoltà di Psicologia, Università “Sapienza”, come Cultore della Materia (insegnamenti di Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale, di Psicologia dello Sviluppo Sessuale e Affettivo nell’Arco di Vita, di Laboratorio degli Strumenti di Valutazione Sessuale e Affettiva), sia presso il Policlinico Umberto I dove ho attivato, con la collaborazione dei colleghi psicologi, urologi e ginecologi, il primo servizio pubblico di consulenza sessuologica (Dipartimento di Urologia U. Bracci), sia per l’Istituto Superiore di Sanità (per il quale ho curato il rapporto ISTISAN).
La passione per l’essere umano e per le varie fasi dello sviluppo nell’arco di vita mi ha portata agli inizi della mia carriera lavorativa, a dedicarmi al lavoro negli Istituti Scolastici Superiori su tutto il territorio nazionale con adolescenti, insegnanti, operatori socio-sanitari, attraverso la progettazione e la realizzazione di corsi di educazione alla salute, per l’integrazione scolastica e molto altro. La naturale evoluzione di queste esperienze è stata l’attività di docente prima all’interno dell’Università e attualmente nelle Scuole di Specializzazione e Formazione post-universitarie. Infine, un posto speciale nella mia carriera lavorativa occupa l’area della ricerca e del confronto con i colleghi (sono Referee e membro dell’Editorial Board per diverse riviste specializzate, oltre che per la piattaforma PLOS-ONE); il desiderio di conoscenza e di approfondimento mi porta a partecipare a congressi nazionali ed internazionali di diverse discipline, sono inoltre spokesperson e consulente per aziende che si occupano di benessere e di salute nel rispetto della diversità e della specificità di ogni essere umano, nell’idea che sia proprio nella diversità e nelle diverse abilità che si possa trovare la chiave per una migliore qualità di vita.